venerdì 26 settembre 2008

FESTA POPOLARE

Presso il centro sportivo di Nebbiuno
Sabato 4 Ottobre pomeriggio e sera
in contemporanea con le elezioni del coordinamento del circolo PD Vergante
(Colazza, Invorio, Lesa, Massino, Meina, Nebbiuno, Pisano)
dove tutti gli elettori possono votare dalle ore 14 alle 20

ore 15
IO CHE HO GIRATO IL MONDO
( superare il localismo e invitare al viaggio, a considerare il mondo come amico, luogo di confronto e di umanità)
con ETTORE MO giornalista, scrittore e inviato del Corriere della Sera
PATRIZIA MINA e CLAUDIO DEL GRANDE di Belgirate tornati da poco da un viaggio avventuroso durato 2 anni
e PAOLO BROVELLI che ha scritto il libro “Sulla ali di un Ape” dal viaggio realizzato con una Ape Piaggio da Lisbona a Pechino

ore 17
TRA FEDE E RAGIONE; IL SENSO ETICO DEL BENE COMUNE
( incontro di pensieri diversi nelle origini ma simili nella finalità )
con FABRIZIO FILIBERTI di Invorio, insegnante di religione al liceo di Gozzano, DIEGO ERRICO di Arona, laureato in Filosofia, insegnante alla scuola Cavallini di Solcio e GIANNINO PIANA, docente all’università di Urbino.

Concluderà il pomeriggio l’intervento del coordinatore regionale on. Gianfranco Morgando

nel corso del pomeriggio
MERENDA STUPENDA

- 7 torte per 7 comuni: le pasticcerie dei Comuni del Vergante preparano delle torte dedicate al loro paese. Ciascuna torta sarà una interpretazione diversa e dolce offerta al giudizio del palato.

- selezione di salumi e formaggi locali accompagnati da vini di qualità

ore 21
ASTA TOSTA - USATO RIGENERATO
verranno messi all’asta graziosi oggetti di variegato pregio per la casa e il tempo libero.

a seguire
concerto del gruppo musicale FolkaMiseria,

DJ con musiche anni 70/80 e DJ con nuove visioni sonore

centro sportivo di Nebbiuno

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4 - 5 OTTOBRE - CAMPAGNA TESSERAMENTO

iL 4 E 5 OTTOBRE 2008 presso la Casa de Popolo di Arona, puoi sostenere il Partito Democratico con la Campagna tesseramento.
Orari: sabato 4 dalle 15.00 alle 19.00
domenica 5 dalle 10.00 alle 13.00

TI ASPETTIAMO!

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sabato 20 settembre 2008

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA DEL CIRCOLO DI ARONA

Dopo la pausa estiva torniamo ad incontrarci e confrontarci sui tanti temi aperti.
Appuntamento mercoledì 24 settembre - ore 21.0o alla Casa del Popolo.
Ordine del giorno:
- relazione del coordinamento
- tesseramento
- manifestazione del 25 Ottobre a Roma

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venerdì 19 settembre 2008

Se la delusione genera consenso


Una lucidissima analisi di Ilvo Diamanti su Repubblica, vale veramente la pena di leggerlo

E' un po' sorprendente che la delusione, tanto diffusa nella società, non produca sfiducia nel governo e, in primo luogo, nel premier. Eppure in passato aveva sempre funzionato l'equazione: più delusione meno consenso a chi governa. Tanto che la delusione era divenuta una fra le più efficaci tecniche di opposizione.

Complici i media, che ne hanno fatto un genere di successo, miscelando la delusione con altri sentimenti di largo uso, nel linguaggio comune. La paura, l'incertezza, l'inquietudine, l'insicurezza. Così, per restare a questo decennio, gli italiani delusi hanno punito, dapprima, Berlusconi e il centrodestra. Il quale ha perduto tutte le elezioni intermedie, dopo il 2001: comunali, regionali, europee. Tutte. Per riprendersi - e quasi a rivincere - nel 2006, dopo una breve e intensa campagna elettorale tutta protesa a deviare il corso della delusione verso Prodi e il centrosinistra. Suscitando sfiducia preventiva nei loro confronti. Come avrebbero potuto, gli elettori, soprattutto i più moderati, fidarsi dei comunisti, neo o ex non importa, e dei loro alleati? Quelli che avrebbero aumentato le tasse, anzitutto sulla loro casa; quelli che avrebbero aperto le porte ai delinquenti e agli immigrati: cioè, lo stesso; quelli che avrebbero allargato ancora lo spazio dello stato e ridotto quello del privato. Non ne avevano ... "paura"?
Argomenti riproposti, con successo, nella breve parentesi del secondo governo Prodi. Neppure due anni di navigazione faticosa e affaticata, poi il naufragio. Nelle acque torbide della delusione. A poco è servito il tentativo di Veltroni di voltar pagina, cancellare il passato. Un nuovo partito, una nuova strategia, da soli da soli! Opposizione senza pregiudizio e senza antagonismo, Berlusconi: avversario mai più nemico. Troppa la delusione retrospettiva. Al punto da rendere inutile e controproducente il tentativo di rimuovere il passato - insieme a Prodi.


Da ciò la vittoria schiacciante di Berlusconi, sopravvissuto alla delusione, emerso da un mare di delusione. E ora là, luminoso faro nella nebbia della delusione. Un sentimento che, sei mesi dopo il voto, non si è dissolto, ma, al contrario, continua a crescere. Una foschia grigia e densa. D'altronde, non ne va bene una. La crisi economica e finanziaria deborda. I prezzi sono fuori controllo. La paura della criminalità non flette. La fiducia nel futuro... da che parte sta il futuro? E poi, nessuna promessa mantenuta. Le tasse? Non caleranno. Alitalia? Affonda. Neanche nel calcio le cose vanno bene. La Nazionale ha perso gli europei. (Altro che ai mondiali del 2006, quando c'era Prodi ...).

Eppure, il rapporto fra il governo e il paese; fra Berlusconi e gli elettori non ne risente. Al contrario: i livelli di fiducia crescono. Piove, anzi, tempesta: governo virtuoso. Edmondo Berselli, su Repubblica, ha sostenuto questa inversione di tendenza vi sia l'affermarsi di una forma di comunicazione politica. Anzi di un "format". Interpretato, sulla scia del Cavaliere, maestro insuperato, da alcuni attori politici abili.

Anzitutto, Brunetta, il persecutore dei fannulloni annidati nel pubblico impiego. Poi, la Gelmini, domatrice dei professori e dei maestri, incapaci di educare e disciplinare i nostri figli. Maroni, difensore degli italiani dall'invasione minacciosa di stranieri e rom. Infine, perfino la Carfagna, alla caccia di prostitute e clienti, da punire direttamente sulla strada; Un format che comunica in modo semplice problemi complessi; personalizzando le paure e le crisi, attraverso bersagli facili da colpire, che riflettono il senso comune e spostano il flusso della sfiducia e della delusione lontano dal governo.

Così la maggioranza degli italiani, riconoscente, si stringe intorno al governo, che li difende dalla minoranza deviante: professori, maestri, statali, immigrati, puttane. E dai piloti e i sindacati, colpevoli del possibile fallimento di Alitalia. Loro, non la politica che ha governato - e retto - le sorti della compagnia di bandiera per anni, decenni. Oltre ogni ragionevole ragione. Loro, che, pochi mesi fa, apparivano vittime del disegno del centrosinistra di svenderli agli stranieri, insieme alla compagnia.

Tuttavia, oltre al format comunicativo del governo, c'è un'altra spiegazione. E' che ci siamo abituati, assuefatti alla delusione. Non la consideriamo uno emergenza, di cui ha colpa, anzitutto, chi manovra le leve di governo. Ma una situazione normale, per quanto sgradevole. Come la nebbia in val padana d'inverno e le zanzare d'estate. Gli italiani: non possono non dirsi delusi. A prescindere. Perché nessuno, è stato capace di sanare i bilanci, abbassare le tasse, rilanciare l'economia, ridurre la paura della criminalità. E se anche avvenisse, non ce ne accorgeremmo. D'altronde, anche se i crimini sono diminuiti, la paura è cresciuta lo stesso. E se il tasso di criminalità in Italia è tra i più bassi d'Europa, noi restiamo il paese europeo più impaurito e deluso. Il più sfiduciato. Chiunque ci governi. Berlusconi o Prodi.

Per cui, dopo aver provato, invano, a invertire la rotta con il voto, cambiando governo e maggioranza, gli italiani si sono rassegnati. Così, oggi che la delusione è penetrata dovunque: nelle case, nelle famiglie nei vicoli, nei programmi tivù, negli indici di borsa che sembrano bollettini di guerra, nelle stime dei mercati, della produzione e dei consumi: oggi che la delusione è dappertutto, gli italiani hanno smesso di considerarla un accidente. La considerano una perturbazione durevole, uno stato di necessità. Che non è il caso di imputare a qualcuno. D'altronde, chi c'era prima ha fatto di meglio? E' riuscito a darci fiducia? A renderci felici? Allora, inutile ritorcere la nostra rabbia, la nostra delusione, su chi governa oggi. Teniamocelo. Accontentiamoci. Tanto più se riesce a consolarci e a offrirci capri espiatori, a suggerirci che non è colpa nostra (né tanto meno sua).

Ma se la delusione non costituisce più uno strumento di delegittimazione del governo, né un metodo di opposizione, allora - scusate la tautologia - per fare opposizione la delusione non serve. Non solo, ma diventa dannosa. Un boomerang.

Per fare opposizione occorrerebbe, al contrario, spingere la delusione più in là. Generare speranza, non nuove illusione. Ma la speranza è un attributo del futuro. E il futuro, per ora, è solo una speranza. Pardon: un'illusione, che in pochi si ostinano a coltivare.

(19 settembre 2008)

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mercoledì 17 settembre 2008

NASCE IL CIRCOLO DEL PD DEL VERGANTE

TUTTI INVITATI ALLA PARTENZA

Sabato 20 settembre alle ore 16, presso la sala Fassi di Nebbiuno, assemblea del Partito Democratico del Vergante per la formazione delle liste elettorali dei candidati al coordinamento di Circolo.
Le elezioni si terranno nella giornata di sabato 4 ottobre, a partire dalle ore 14 presso il Centro Sportivo di Nebbiuno, nell'ambito della Festa Popolare del Partito Democratico.

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