domenica 31 ottobre 2010

TRASLOCO NEL NUOVO BLOG

Il nuovo blog del Circolo di Arona del Partito democratico è all'indirizzo


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mercoledì 13 ottobre 2010

Eletto il nuovo direttivo - Diego Errico è il nuovo segretario

Diego Errico, 35 anni, insegnante di scuola superiore, è stato eletto mercoledì 15 settembre dall'assemblea cittadina nuovo segretario cittadino del Partito democratico.
Circa settanta i presenti, l'assemblea si è aperta con l'intervento della coordinatrice uscente, Adele Pastore, cui è andato il ringraziamento dei partecipanti per il non facile lavoro di questi anni, ed è proseguita con la presentazione della candidatura unitaria di Diego Errico, pienamente sostenuta da tutto il circolo.
Con il segretario sono stati eletti i diciotto componenti del direttivo, nove donne e nove uomini: Sabrina Biraghi, Serena Brusa, Anna Colombo, Paola Dal Checco, Camilla Ferraro, Narcisa Quintero Quinones, Anna Maria Raciti, Carla Torelli, Enza Vagliani, Isidoro Barbagallo, Luigi Bellodi, Valerio Bindella, Alberto Caon, Simone Dulio, Fabio Fichera, Paolo Pedrizzetti, Alessandro Travaini, Rodolfo Tuscano.
Al direttivo partecipa anche il coordinatore locale dei Giovani Democratici, Nicola Arlunno.

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martedì 7 settembre 2010

Intervento di Mauro Ramoni al Consiglio Comunale

Io non affronterò l’argomento Corte dei Conti, pur così importante. Altri l’hanno fatto e lo faranno. Voglio mettere alla vostra attenzione anche altre considerazioni. Nessuno più di noi è convinto che i servizi per la famiglia e le donne e le strutture per l’infanzia siano una priorità irrinunciabile oggi ed in futuro per spezzare il circolo vizioso “donne a casa e culle vuote” che caratterizza da troppo tempo la nostra società. E specialmente in una Italia, che, per usare parole recenti del Cardinal Bagnasco, va verso un lento suicidio demografico. Vogliamo quindi una città molto più “servizievole” nei confronti delle donne e della maternità anche per mettere un freno all’esodo delle giovani coppie fuori da Arona. E’ un fatto che negli ultimi 15 anni solo nelle regioni nelle quali sono aumentati gli asili nido e le scuole materne, per esempio in Emilia Romagna, è cresciuta tanto la partecipazione femminile al mondo del lavoro quanto anche il tasso di natalità. Avevamo, per esempio, caldeggiato di non accantonare troppo in fretta per Arona il progetto a favore dell’asilo nido comunale, progetto già finanziato per ben due terzi dalla Regione Piemonte. Suggerivamo di studiare a fondo tutte le possibilità, le integrazioni con l’esistente, l’ eventuale accorpamento in un unico complesso od ogni variante del progetto potenzialmente utile, guardando al futuro e non solo allo stretto presente. Con dubbia lungimiranza ci avete risposto che, per le ragioni e per i numeri dell’immediato, in generale bastavano l’esistente e le strutture private compresenti sul territorio. Adesso, in altra fascia d’età, per la scuola materna di via General Chinotto, il Sindaco, subito dopo un avviso di accertamento per infedele dichiarazione, anticipa in fretta e furia in una conferenza stampa la decisione di erogare, e non certo per opere strutturali o per aumentare l’offerta alle famiglie, un contributo extra di € 50.000, in quanto il parroco afferma che se pagasse l’I.C.I dovuta, chiuderebbe la scuola. Ora io laico ho mandato i miei figli al Tre Ponti. La mitica Suor Florinda è fra le persone che hanno meritato davvero a suo tempo il riconoscimento di aronese dell’anno. Ma non trovo affatto giustificabile questa sorta di istantaneo automatismo. Pongo alcune domande all’assessore al bilancio. Si farà così anche con altri soggetti ? Sarà possibile rifiutarsi in futuro ? Più accortezza non avrebbe guastato. Trovo poi molto sgradevoli i termini ultimativi (“o così oppure chiudo l’asilo”) nei quali il parroco pone perentoriamente un problema per il quale immagino che l’amministratore parrocchiale non sia certo esente da responsabilità. E vorrei sapere quali ed in capo a chi siano state tali responsabilità. Un amministratore od un commercialista che abbia indotto in tali, a dire il meno, errori, si cambia o no ? Ne risponde anche solo in parte o provvede subito a tutto il Comune a piè di lista ? Se questa è la vostra interpretazione del concetto di sussidiarietà, lo trovo molto disinvolto, direi capovolto. Con i soldi pubblici ? Richiamerebbe più un bancomat che la sussidiarietà e la responsabilità. L’accertamento poi deriva dal lavoro, non facile né senza costi per il Comune, del suo stesso ufficio tributi, che ne era stato incaricato. Qual è l’importo originario e completo e quale quello ridotto ? Quali sono le scadenze per il pagamento ? Si è verificata la possibilità di un contributo solo parziale del Comune e diluito nel tempo, in concorso per esempio con privati ? Non si trovano 50 aronesi disposti ad aiutare la scuola materna con € 1.000 ciascuno ? Anche qui dentro in Consiglio, invece di correre a pagare a piè di lista con denari pubblici. Se lo farete, io mi offro di essere uno di quelli. Ma lanciare una sottoscrizione dopo le tanto immediate e pubblicizzate promesse sanatorie del Sindaco risulterà certo più difficile. E poi, per un eventuale contributo eccezionale da parte del Comune non esistono possibilità di contropartite anche patrimoniali e, quanto meno, e questo sarebbe davvero il minimo, la concomitante e immediata (non il “si vedrà a settembre..”) remissione della causa, intentata proprio dalla Parrocchia di Mercurago, che blocca da anni i lavori comunali di via Jellamo ?
In effetti poi, a quanto riferiscono gli uffici, l’avviso di accertamento è in mano alla parrocchia dal 25.05.10 e riguarda solo € 9.200 per il 2004 e € 9.119 per il 2005. Termine di pagamento il 24.07.10. Di questo solo si tratta per ora. La cifra è modesta e la scadenza non immediata. Forse le farà piacere, sig Sindaco, sentire il parroco che, a quanto riporta la stampa, dichiara che le saranno grati i 101 bambini e le loro famiglie. E che il bravo Sindaco ha risolto tutto in 2 ore. Ma che bisogno c’era di precipitarsi in poche ore a risolvere tutto, si fa per dire, nell’ennesima conferenza stampa ? Sono soldi pubblici. La sussidiarietà non è un bancomat. E’ indissolubile dal concetto di responsabilità.

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giovedì 2 settembre 2010

COMMEMORAZIONE ANNIVERSARIO ASSASSINIO DI GIORGIO AMBROSOLI

Il 12 luglio si è commemorato in diversi luoghi del nostro paese il 31° anniversario dell’assassinio di Giorgio Ambrosoli. Sul lago Maggiore è stato ricordato dove a lungo aveva soggiornato, a Meina e soprattutto a Ghiffa, nel cui cimitero è sepolto. Qui a lui è intitolato il lungolago, dove, davanti al municipio ed alla lapide che lo ricorda, si è tenuta una piccola cerimonia, con la partecipazione di familiari, cittadini, autorità e rappresentanti dell’associazione “Libera”, fra i quali io stesso, da Arona e da Verbania. Libera ad Ambrosoli ha intitolato il proprio presidio locale. Qualche giorno prima era uscito in libreria un saggio dal titolo “Giorgio Ambrosoli. Nel nome di un’Italia pulita” (ed Aragno) a cura di Sandro Gerbi, storico e giornalista. Il saggio contiene riflessioni aggiornate, testimonianze. In quella del figlio Umberto appare una constatazione significativa : che il padre, un moderato, è stato apprezzato e difeso soprattutto in un’area progressista, lontana dalle sue idee : “Qui risultavano trovarsi soprattutto le persone che mi apparivano sostenere le nostre idee di giustizia, di coerenza, di linearità. Evidentemente troppo spesso in quello che Stajano ha chiamato l’ovattato mondo del moderatismo si è portati a preferire l’interesse personale a quello generale. Mio padre ha fatto il contrario, senza rinunciare alle proprie idee”. Il libro contiene anche una breve ricostruzione dei fatti. Ed i fatti restano quelli che ogni anno sento il dovere di ricordare per chi non li conoscesse e soprattutto per i giovani. Si svolsero fra il 1974 ed il 1979. Il resoconto più completo sta nel famoso libro di Corrado Stajano dal titolo “Un eroe borghese” (ed Einaudi). Il 12 luglio 1979 Giorgio Ambrosoli venne assassinato a Milano, sotto casa, da William Aricò, un killer di Cosa Nostra ingaggiato negli USA per conto di Michele Sindona. Aveva moglie e tre figli piccoli. Nel 1974 Ambrosoli, moderato, cattolico fervente, di professione avvocato civilista, con spirito da civil servant aveva accettato l’incarico di commissario liquidatore e, con ciò, il difficile compito di fare chiarezza nella colossale bancarotta di Michele Sindona, il banchiere di origini siciliane al centro di uno scandalo e di un crac finanziario di enorme portata della Banca Privata Italiana. All’incarico Ambrosoli era stato chiamato dal ministero del tesoro su indicazione di Guido Carli, allora governatore della Banca d’Italia. Vi si applicò con competenza e tenacia, affrontando crescenti intimidazioni e poi sempre più esplicite minacce. Perché molti volevano che accettasse proposte di salvataggio che avevano sempre in comune due cose: che Sindona, che si era impossessato di tutta la liquidità, restasse impunito e che a rimetterci, coprendo il buco, fosse la Banca d’Italia, cioè la comunità nazionale. Ambrosoli era talmente consapevole dei rischi che stava correndo, che nel 1975 scrisse a sua moglie Annalori una lettera testamento che ancora oggi muove i sentimenti più profondi e che dovrebbe essere fra le letture scolastiche. Ne è stata fatta una lettura davanti alla sua lapide : “Anna carissima,….è indubbio che, in ogni caso, pagherò a molto caro prezzo l’incarico…non mi lamento affatto perché per me è stata un’ occasione unica di fare qualcosa per il mio paese… A quaranta anni, di colpo, ho fatto politica e in nome dello stato e non di un partito…ed ho sempre operato solo nell’interesse del paese, creandomi ovviamente solo nemici. Qualunque cosa succeda, comunque, tu sai cosa devi fare e sono certo saprai fare benissimo. Dovrai tu allevare i ragazzi e crescerli nel rispetto di quei valori nei quali noi abbiamo creduto…Abbiano coscienza dei loro doveri verso se stessi, verso la famiglia nel senso trascendente che io ho, verso il paese, si chiami Italia o si chiami Europa… Sarà per te una vita dura, ma sei una ragazza talmente brava che te la caverai sempre e farai, come sempre, il tuo dovere costi quello che costi.”
“Qualunque cosa succeda. Storia di un uomo libero” (ed Sironi) è il titolo di un bellissimo saggio e ricordo pubblicato nel 2009 con prefazione di Carlo Azeglio Ciampi e scritto dal figlio di Giorgio, Umberto Ambrosoli, che nel 1979 aveva 6 anni.

Mauro Ramoni. 12.07.2010

N.D.R. : Michele Sindona, estradato dagli USA e condannato all’ergastolo per omicidio, nel 1996 è morto nel carcere di Voghera dopo aver bevuto un caffè avvelenato. William Aricò, condannato ed incarcerato negli USA, nel 1984 è morto durante un tentativo di evasione.

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martedì 15 giugno 2010

INTERROGAZIONE: FESTA DELLA REPUBBLICA SENZA LA PAROLA ITALIA ?

I consiglieri Ramoni, Errico e Travaini, del gruppo PD-IDV, chiedono cortesemente che nel prossimo Consiglio Comunale sia inserita all’ordine del giorno la seguente interrogazione

Bella la festa del 2 giugno ad Arona. Un grazie all’amministrazione per l’impegno organizzativo, la parata, la fanfara, ed agli aronesi per la partecipazione.
In occasione di tali festeggiamenti per la festa della Repubblica, che ad Arona si sono tenuti durante la giornata lavorativa del 31 maggio, il Prefetto, la autorità militari, i rappresentanti degli alpini, della Croce Rossa ed altre importanti cariche istituzionali, richiamando con orgoglio l’Italia, hanno correttamente sottolineato come il 2 giugno abbia rappresentato non solo una prova popolare di grande maturità democratica dopo il ventennio fascista, ma anche e soprattutto un momento di unità e solidarietà di tutto il popolo italiano, all’indomani della tragica vicenda della guerra e dell’occupazione.
Ci rammarichiamo pertanto che, in quell’occasione, il Sindaco Gusmeroli, che rappresenta l’intera collettività aronese, non abbia mai pronunciato, neppure di sfuggita, le parole “Italia” o “italiano”, né fatto cenno al bisogno di un rinnovato senso di unità nazionale del paese. Parole che, dato il carattere simbolico della ricorrenza, non potevano certo ritenersi scontate o sottintese e che, non a caso, tutte le altre autorità hanno pronunciato con assoluta naturalezza. Il fatto appare tanto più spiacevole se inserito nel contesto nazionale, dove i vertici del partito del sindaco, la Lega Nord, nella città natale del nostro Sindaco, Varese, hanno fatto suonare canzoni di Gino Paoli invece dell’inno nazionale ed a Roma hanno disertato la manifestazione nazionale, suscitando forti polemiche anche all’interno della maggioranza di governo.
Preoccupati dal fatto che quella che ha inteso presentarsi ai cittadini come una amministrazione prevalentemente civica debba, alla fine, rivelarsi in realtà un’ amministrazione della Lega a tutti gli effetti,
INTERROGHIAMO
il Sindaco per conoscere:

1) i motivi per cui i festeggiamenti per la festa della Repubblica si siano tenuti il 31 maggio, impedendo così a chi lavorava di parteciparvi. Si sarebbe infatti potuto prevedere un momento separato di commemorazione ad uso esclusivo delle scuole, mantenendo tuttavia i festeggiamenti per la giornata del 2 giugno, come appariva logico
2) se ogni mancato riferimento all’Italia ed all’unità nazionale sia stato solo una involontaria, seppur grave, omissione, o se invece rientri in un preciso disegno politico, sintetizzato dallo slogan che campeggia nel sito internet ufficiale della Lega nord: “2 giugno, festa solo quando ci sarà il federalismo”

Cordiali saluti
Arona, 3 giugno 2010

Mauro Ramoni
Diego Errico
Alessandro Travaini

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Interrogazione: PARCHEGGI lungo lago. I PIU’ CARI ED I PIU’ STRETTI DEL LAGO.

I consiglieri comunali Errico, Ramoni e Travaini, del gruppo PD-IDV, chiedono cortesemente che nel prossimo Consiglio comunale sia inserita all’ordine del giorno la seguente interrogazione.
Da anni i parcheggi in generale e quelli sul lungo lago in particolare rappresentano un punto dolente per gli aronesi ed i turisti, non solo per le problematiche relative alla loro inadeguatezza, ma anche per quelle relative alle dimensioni fisiche degli spazi ed ai loro costi. (Vedi prospetto comparativo allegato). Da cittadino avevo sollevato queste problematiche anche nel passato.
Purtroppo il tema dei parcheggi pagava lo scotto di due pregiudizi.
1 La tendenza generalizzata con i parcheggi a fare cassa per i bilanci comunali.
2 La tendenza strisciante, direi ideologica, a “punire” le auto e gli automobilisti.

L’amministrazione, su ciò in consonanza con noi, ha ripetutamente sottolineato nei suoi programmi l’impegno e la necessità di passare da una città su questi temi arcigna, ad una più al servizio dei cittadini e più accogliente per un turismo stanziale. Più in linea cioè con le migliori città del lago. Al contrario, spiace rilevare che in tale materia, per ora, si sia registrata in concreto solo un’ estensione dell’orario sottoposto a pagamento del ticket.
Ritenendo tuttavia che l’obiettivo strategico dell’Amministrazione resti senz’altro quello più volte annunciato e confermato ora nell’accordo di governo,

interroghiamo

l’Amministrazione comunale per conoscere :

1. Se intenda rivedere, con opportuna tempestività, le planimetrie, le misure e le tariffe dei parcheggi, con riferimento particolare a quelli sul lungo-lago
2. Quale tempistica sia prevista per l’annunciato “piano regolatore della mobilità mirante a dare duraturi rimedi ai problemi della viabilità e dei parcheggi fino alla ristrutturazione dei marciapiedi con eliminazione delle barriere architettoniche, nuove rotonde, ristrutturazione dell’inutile e complicata cartellonistica, istituzione dei percorsi ciclo-pedonali, contatti con privati per eventuali sopraelevazioni e per la costruzione di un parcheggio interrato nel campo di via Monte Zeda, bus-navette”.
3. Quale tempistica sia prevista per il “project financing” mirato alla creazione di parcheggi silos in Largo Compagnia dei Quaranta ed i piazza del Municipio.


Arona, 31.05.2010
Cordiali saluti

Diego Errico Mauro Ramoni Alessandro Travaini

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INTERROGAZIONE : PEEP VIA GRAN SASSO, QUALE VIABILITA’? 14 giugno 2010

I consiglieri Errico, Ramoni e Travaini, del gruppo PD-IDV, chiedono cortesemente che nel prossimo Consiglio Comunale sia inserita all’ordine del giorno la seguente interrogazione
I sottoscritti consiglieri comunali del gruppo Per un’Arona Sostenibile,
• presa visione del PEEP (Piano di Edilizia Economica Popolare) insistente sull’area di Via m.te Nero/ via Gran Sasso per un totale di oltre 40 unità abitative,
• constato che, a livello di viabilità, il medesimo sembra prevedere un primo ingresso da via F.lli Rosselli e un secondo che immetterebbe direttamente nei pressi della rotonda di via Gran Sasso,
• considerato che detta soluzione, particolarmente osteggiata dagli abitanti della zona, finirebbe per determinare una situazione di grande caos viario e un notevole disturbo per tutti i residenti, in una zona già congestionata anche a causa della presenza del plesso scolastico,
• tenuto conto del fatto che i lavori, appena avviati, rendono ancora possibile una riprogettazione della viabilità complessiva, che è stata definita per ora solo in linea assai generale,

INTERROGANO l’Amministrazione Comunale per conoscere:

1. se intenda intervenire per apportare, con la dovuta tempestività, migliorie e/o modifiche al progetto attuale.
2. se siano in previsione e/o allo studio soluzioni alternative a quelle sopra prospettate, quali un collegamento diretto di Via F.lli Rosselli con via Ponti e De Micheli, soluzione che permetterebbe peraltro di ovviare almeno parzialmente al problema dell’uscita delle scuole superiori e creerebbe un utile collegamento tra due zone della città densamente urbanizzate
3. se si sia pensato all’opportunità di realizzare l’uscita su via Montenero utilizzando il percorso attualmente sterrato che fiancheggia il nuovo campo sportivo, evitando in tal modo di congestionare via Gran Sasso
4. in caso di risposta affermativa ai punti di cui sopra, quale tempistica prevede per la soluzione del problema, tenuto conto dell’urgenza dell’intervento.

Distinti saluti

Arona, 7 maggio 2010
Diego Errico

Mauro Ramoni

Alessandro Travaini

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mercoledì 5 maggio 2010

Intervento di Mauro Ramoni al Consiglio Comunale del 4 maggio 2010

25 Aprile. “Le parole accantonate”

Signora Presidente del Consiglio comunale,
Lei ha parlato brevemente del 25 aprile nel corso dell’ultimo consiglio comunale e poi ne ha parlato, molto più estesamente, come oratrice ufficiale, alla cerimonia che si è svolta venerdì 23 aprile.
In entrambe le occasioni ha evitato accuratamente di pronunciare parole come “resistenza” e “ partigiani”.
Il 25 aprile è sentito giustamente da moltissimi italiani come data e atto fondativo della nazione in uscita dal ventennio fascista e dalla seconda guerra mondiale.
Io partecipo costantemente alle cerimonie del 25 aprile in tale spirito civico.
In quei giorni ho ascoltato anche le parole del Presidente della Repubblica Napolitano, del Presidente del Consiglio Berlusconi e, ad Arona, del Sindaco Gusmeroli, nel suo breve intervento al cimitero.
Tutti loro, Napolitano, Berlusconi, Gusmeroli, hanno usato con giusta naturalezza le espressioni “guerra di liberazione, resistenza, partigiani”.
Lei invece, come oratrice ufficiale, in un discorso non improvvisato, ma preparato in anticipo e letto, riferendosi al 25 aprile ed alla battaglia di Arona, ha accuratamente evitato le espressioni “resistenza” e “partigiani”.
Vede, come tutti sappiamo, la battaglia di Arona ha visto morire molti partigiani.
Si chiamavano e si chiamano così. PARTIGIANI.
Qualche ex partigiano aronese è ancora vivo.
Anzi, in Arona, era tradizione che uno di questi, Luciano Del Torchio, fosse invitato a dire qualche parola durante questa cerimonia.
Sempre poche e semplici parole.
Quest’anno Luciano Del Tochio non è stato invitato.
Avrei voluto vedere mantenuta questa piccola, importante testimonianza locale.
Lei ha parlato di libertà, di combattimenti, di caduti, di diverse fazioni (si dice di guelfi e ghibellini?).
Legittimo, forse, in un convegno storico, ma le ricordo che in questa commemorazione lei, nel suo ruolo, “esercita la rappresentanza del Consiglio Comunale”, di tutto il Consiglio, che rappresenta tutti gli aronesi.
E devo dirle che l’accantonamento di queste parole è stato doloroso e inaccettabile per me e per molti cittadini aronesi.
Lei è stata docente di scuole medie superiori, il suo discorso, come ho detto, era preparato.
Quindi risulterebbe difficile credere ad un refuso involontario.
Tuttavia, per appurarlo, rivolgo direttamente a lei la domanda.
Perché queste “parole accantonate” ?
Grazie

Mauro Ramoni

Consiglio comunale del 04.05.10

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giovedì 15 aprile 2010

Consiglio comunale 13 aprile 2010 - Mauro Ramoni

Prendo la parola a nome del gruppo consiliare eletto per la coalizione PD – IDV, della quale hanno fatto parte anche alcuni indipendenti, tra i quali io stesso.
Sono con me in questo gruppo il prof Diego Errico ed il giovane studente universitario in giurisprudenza Alessandro Travaini.
Anche a nome loro, così come di tutte le candidate ed i candidati che si sono presentati con noi, desidero ringraziare calorosamente gli aronesi che hanno avuto fiducia in noi e nella proposta di rinnovamento della nostra lista
Siamo qui, nei banchi, nel ruolo e con le prerogative della minoranza, con l’intento di contribuire, con il più serio impegno ed il massimo delle nostre capacità, all’amministrazione di Arona.
Abbiamo numerose speranze. Ne citerò solo due. Vorremmo concorrere a due svolte prioritarie. Una di sostanza ed una di forma.
La prima, permettere alla nostra città di voltar pagina rispetto al passato con un salto di qualità ed il ritorno ad una fase di crescita, di sviluppo, di sviluppo sostenibile e di progressive, tanto necessarie, ricadute positive su redditi ed occupazione.
A tale scopo Arona deve riappropriarsi delle sue risorse di lago, di rocca, di colle
e valorizzarle attivamente come si fa in ogni altra città che abbia analoghi privilegi di posizione geografica, di bellezze, di ambiente.
E prefigurarsi il traguardo dell’Expo’ 2015.
Facciamo al sig Sindaco ed ai suoi collaboratori i più franchi auguri di compiere il lavoro necessario a ciò con efficienza, tempestività e buoni risultati.
Per inciso, su questi temi osservo che, in termini di programma, se si confrontano tutte le proposte programmatiche sottoposte agli elettori, le assonanze più numerose si trovano tra quella della nostra lista e quella della lista di maggioranza.
Speriamo quindi sinceramente di vederne la realizzazione.

Abbiamo apprezzato i primi, rapidi provvedimenti del sig Sindaco e della sua giunta. Per esempio, la rinuncia all’impopolare privilegio del parcheggio riservato e gratuito, dentro il palazzo, per gli assessori, privilegio che forse contribuiva a non far percepire appieno all’amministrazione passata la problematica dei parcheggi come invece la vive la maggioranza di noi comuni cittadini.
Così come l’altro provvedimento che ha inciso sulla riduzione dei costi dirigenziali ed apicali in municipio.
Auspichiamo che tale meritorio sforzo di rendere disponibili più risorse sia presto indirizzato anche ad accrescere l’attenzione ai bisogni sociali, alle condizioni di difficoltà di famiglie e di cittadini, che la situazione economica generale sta acuendo anche nella nostra città.
Noi ci saremo e faremo la nostra parte.

Voglio ricordare la necessità di un’altra svolta, non meno radicale.
L’ho definita una svolta di forma, ma in questo caso la forma è anche sostanza.
Proveniamo da un lungo periodo di litigiosità, di toni accesi e talvolta di insulti.
Gli aronesi, e noi tra di loro, meritano senz’altro di meglio. Il consiglio è quasi totalmente rinnovato. La responsabilità ora sta in capo a ciascuno di noi.
Abbassiamo i toni ed alziamo le idee, abbassiamo i toni ed alziamo i fatti concreti.
Noi ci saremo e faremo la nostra parte.

Mauro Ramoni

C.C. 13.04.10

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