I consiglieri Ramoni, Errico e Travaini, del gruppo PD-IDV, chiedono cortesemente che nel prossimo Consiglio Comunale sia inserita all’ordine del giorno la seguente interrogazione
Bella la festa del 2 giugno ad Arona. Un grazie all’amministrazione per l’impegno organizzativo, la parata, la fanfara, ed agli aronesi per la partecipazione.
In occasione di tali festeggiamenti per la festa della Repubblica, che ad Arona si sono tenuti durante la giornata lavorativa del 31 maggio, il Prefetto, la autorità militari, i rappresentanti degli alpini, della Croce Rossa ed altre importanti cariche istituzionali, richiamando con orgoglio l’Italia, hanno correttamente sottolineato come il 2 giugno abbia rappresentato non solo una prova popolare di grande maturità democratica dopo il ventennio fascista, ma anche e soprattutto un momento di unità e solidarietà di tutto il popolo italiano, all’indomani della tragica vicenda della guerra e dell’occupazione.
Ci rammarichiamo pertanto che, in quell’occasione, il Sindaco Gusmeroli, che rappresenta l’intera collettività aronese, non abbia mai pronunciato, neppure di sfuggita, le parole “Italia” o “italiano”, né fatto cenno al bisogno di un rinnovato senso di unità nazionale del paese. Parole che, dato il carattere simbolico della ricorrenza, non potevano certo ritenersi scontate o sottintese e che, non a caso, tutte le altre autorità hanno pronunciato con assoluta naturalezza. Il fatto appare tanto più spiacevole se inserito nel contesto nazionale, dove i vertici del partito del sindaco, la Lega Nord, nella città natale del nostro Sindaco, Varese, hanno fatto suonare canzoni di Gino Paoli invece dell’inno nazionale ed a Roma hanno disertato la manifestazione nazionale, suscitando forti polemiche anche all’interno della maggioranza di governo.
Preoccupati dal fatto che quella che ha inteso presentarsi ai cittadini come una amministrazione prevalentemente civica debba, alla fine, rivelarsi in realtà un’ amministrazione della Lega a tutti gli effetti,
INTERROGHIAMO
il Sindaco per conoscere:
1) i motivi per cui i festeggiamenti per la festa della Repubblica si siano tenuti il 31 maggio, impedendo così a chi lavorava di parteciparvi. Si sarebbe infatti potuto prevedere un momento separato di commemorazione ad uso esclusivo delle scuole, mantenendo tuttavia i festeggiamenti per la giornata del 2 giugno, come appariva logico
2) se ogni mancato riferimento all’Italia ed all’unità nazionale sia stato solo una involontaria, seppur grave, omissione, o se invece rientri in un preciso disegno politico, sintetizzato dallo slogan che campeggia nel sito internet ufficiale della Lega nord: “2 giugno, festa solo quando ci sarà il federalismo”
Cordiali saluti
Arona, 3 giugno 2010
Mauro Ramoni
Diego Errico
Alessandro Travaini
martedì 15 giugno 2010
INTERROGAZIONE: FESTA DELLA REPUBBLICA SENZA LA PAROLA ITALIA ?
Pubblicato da Adele Pastore alle 6/15/2010 02:48:00 PM
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