mercoledì 19 novembre 2008

La Consigliera Vagliani esce dalla maggioranza

La dichiarazione di Enza Vagliani al Consiglio Comunale di Arona del 19 novembre
Con grande amarezza, ma con profonda convinzione, annuncio da questa sera la mia fuoriuscita dalla Maggioranza.
Non potrei però spostarmi da questi banchi, senza esternare le motivazioni che mi hanno indotta a tale decisione.
Mi rivolgo al Sindaco, ai Consiglieri Comunali, agli Assessori ma soprattutto alle persone che nell’aprile del 2005 hanno scelto me, accordandomi fiducia. La loro delega conta molto: sento il dovere di sostenere un discorso in linea con le caratteristiche riconosciute in me da chi mi ha votata.
La decisione si formalizza oggi, ma idealmente ha origine un anno e mezzo fa.
Penso che continuare ad occupare questo posto, sarebbe ipocrita ed inopportuno.
Ho affrontato un terreno a me del tutto sconosciuto, cercando di assorbire l’esperienza di chi mi circondava, in completa e totale fiducia.
Poi, come probabilmente accade quando oltre a condividere per puro spirito di gruppo, si cerca di capire e sviluppare senso critico autonomo, ho iniziato a percepire, rendendolo manifesto subito, una sorta di disagio, che sicuramente ha infastidito, poichè è stato un elemento debole, ma continuo, di disturbo.
Ebbene, quel disagio anzichè affievolirsi, nel tempo si è accentuato, alimentato dagli eventi che man mano si sono succeduti. Ne farò un breve ma, credo, significativo elenco.

L’esordio di questa Amministrazione è avvenuto polemicamente sulla questione del Difensore Civico.
Abbiamo poi assistito alla tanto tormentata e lunga vicenda ISPA, gestita da alcuni con un accanimento talmente esagerato e a questo punto, bisogna ammetterlo, ingiustificato, da stimolarne la speculazione gratuita e crudele sulle persone coinvolte.
L’approvazione della Variante: apprezzabile l’intento di riacquisire il campo sportivo, ma un presunto fine nobile, può davvero giustificare qualsiasi prezzo volto a perseguirlo? Può un obiettivo ambizioso far perdere di vista l’evidente disparità del beneficio privato rispetto a quello pubblico?
Il concorso dei Vigili: a che serve ostinarsi a difendere e giustificare un comportamento inopportuno, facendo appello alla sua legittimità? Persino il Sindacato è insorto!
E che dire dei rapporti con i dipendenti comunali? Non mi risulta che si lavori serenamente e in armonia. Il clima è di tensione.
Controversa e sofferta anche la scelta di proporre un Direttore Generale. Ma a riguardo, ha ben argomentato il collega consigliere comunale Maffioli del Partito Democratico di Mergozzo, nel suo intervento.
Altra e non ultima considerazione: questa Amministrazione ha avuto il grosso limite di essere identificata nel duo Catapano-De Stefano. Si è messo in atto uno stile, che non rispecchia lo stile di tutta la Maggioranza, ma è quello che prevalentemente è passato all’esterno, per “esuberanza” di chi se ne è fatto rappresentante, esecutore e troppo spesso portavoce.
La mia difficoltà di fondo è consistita nell’estraneità ad un metodo nel quale non mi sono mai riconosciuta. Decisioni troppo spesso stabilite al vertice, con scarso margine d’intervento ed influenza. Ho sempre avuto l’opportunità di esprimermi, in democrazia questo è consentito, ma a volte può non bastare per portare avanti la propria posizione. Occorrono i numeri. La mia volontà e le mie azioni, non sono state sufficienti per incidere sullo “stile” di quest’Amministrazione.
Una giunta che si definisce di “centro sinistra” non deve essere difesa a prescindere dal suo operato.
L’esperienza in Maggioranza è conclusa.
La mia collocazione politica è nel centro-sinistra, ma non mi riconosco più nelle linee di quest’Amministrazione.
Non è una resa, è l’inizio di un nuovo percorso.
Finalmente da oggi potrò esprimere le mie posizioni, senza sentirmi e far sentire in imbarazzo nessuno dei presenti. Mi propongo di avere un atteggiamento costruttivo, ma liberamente critico, non vincolata da obblighi morali di voto.
A questo punto è doveroso evidenziare che la mia scelta, ufficializzata oggi, ma maturata da tempo, mi trova allineata con la posizione che il Partito Democratico di Arona, di cui faccio parte, ha assunto in questi giorni.
Il mio intento si sposa con l’intento del Partito Democratico: l’autonomia e l’indipendenza che il PD rivendica nei confronti dell’operato di questa Amministrazione, mi appartengono.
Ho sempre operato nel tentativo di fare da collante, da punto di raccordo tra il Partito Democratico e quella parte di Amministrazione che ha fatto dichiarazione di appartenenza al Partito Democratico. Evidentemente non è stata una scelta convinta, se di fatto al dialogo si è costantemente sottratta.
So che molti Consiglieri di Maggioranza sapranno capire il travaglio che mi ha portata a questa decisione estrema ed irreversibile, avvenuta solo dopo aver esperito tutti i tentativi possibili per evitarla.
Non è saggio arroccarsi su posizioni granitiche, negando il confronto a chi dissente o dubita o semplicemente vorrebbe si tenesse in conto la sua opinione: non sempre la critica vuole essere demolitiva. La mia non avrebbe voluto esserla.
Per essere presenti fra la gente e vicini al suo sentire, occorre mettersi in discussione.

Senza risentimento, mi auguro che i lavori consiliari proseguano con serenità.
Personalmente, mi impegnerò a farlo con coerenza.


2 commenti:

Fabio ha detto...

Non c'é che dire, il mio apprezzamento e la mia simpatia alla consigliera Vagliani non posso non farli avere.
Non certo perché ha voltato le spalle a Catapano, ma perché ha saputo (forse in ritardo) tirare fuori il coraggio ed alzare la testa dicendo ciò che le pareva giusto dire. Brava !
L'unico rammarico é che andandosene fa il gioco di chi si é appiccicato alla poltrona incurante del volere dei cittadini, che non dimentichiamo, si organizzano ANCHE sotto forma di PARTITI.
L'incoerenza e l'arroganza del primo cittadino invece mi lascia veramente amareggiato, lo credevo persona seria e di parola, e come tale nel momento in cui chi ne ha di fatto consentito la vittoria gli toglie la fiducia, ne dovrebbe trarre le debite conclusioni... ma tant'é !
Vi é poi anche da considerare l'imbarazzante ASSORDANTE silenzio del vice sindaco, anch'esso uomo di partito e che lascia che il Sindaco esprima certe stupidaggini riguardo il ruolo che i Partiti possono o non possono avere nella guida delle pubbliche amministrazioni... ma diamine.. Professor Pagliano... con una esperienza come la sua e con una brillante carriera alle spalle, mi perdoni ma ora proprio non la si riconosce più... ! Lei Professore, che ha senz'altro buona memoria, o magari anche solo la voglia di perdere qualche minuto di tempo (ora ne ha dato che le deleghe spinose le ha girate ad altri), si vada a leggere le parole che dissi io a suo tempo quando l'allora Sindaco Velati passò dall'UDC a Forza Italia...
Comunque sia, la storia ci insegna che certi personaggi hanno vita (politica, s'intende) breve, e ne sono certo tra non molto ci sarà una resa dei conti che vedrà finalmente di nuovo la parola agli ELETTORI, con la speranza che finalmente la mia adorata ARONA possa avere un sindaco ed una amministrazione degna della sua millenaria storia.
Un saluto a tutti, ed anche se come ben sapete non la penso certo come voi, nulla mi impedisce di dialogare con tutti e di rispettare gli avversari politici che sono degni di tale rispetto.

(naturalmente, se il moderatore deciderà di non pubblicare queto post sarà libero di farlo)

Fabio Calzeroni

Anonimo ha detto...

Ringrazio "l'avversario politico" Fabio Calzeroni per le gradite parole. Di questi tempi sembra ormai strano sentirsi apprezzare per la coerenza che si cerca di dimostrare, anzichè per l'opportunismo.
Io ritengo questa una dimostrazione di ciò che significa democrazia: rispetto delle idee altrui, quando sono supportate da onestà intellettuale. A mia volta ricambio la stima nei confronti di chi riconosce che dal dialogo e dal confronto, anche con parti politiche diverse, può esserci solo arricchimento reciproco.
Tengo solo a precisare che non credo con questa scelta di fare il gioco di qualcuno, poichè non ho lasciato il posto ad altri: ho solo scelto di esprimermi al di fuori della maggioranza.
Enza Vagliani