mercoledì 10 dicembre 2008

MESSAGGIO DI ANTONIO BOCCUZZI


Purtroppo non riuscirò a partecipare all'iniziativa del 6 dicembre,che ho segnalato però ad alcuni amici che si occupano di sicurezza sul lavoro che vivono nei pressi di Arona e potranno partecipare.
L'on. Rampi mi ha detto che vi ha fornito le informazioni di cui avevate bisogno.
Oggi è ancora difficilissimo ottenere i nomi di tutti coloro che ogni giorno lasciano la propria vita nei luoghi di lavoro.
Presto spero di riuscire a realizzare un blog che contenga i nomi e le loro storie,per provare ad allontanarci da quella logica di contabilità che affligge ancora oggi il dramma delle morti sul lavoro.

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martedì 9 dicembre 2008

domenica 7 dicembre 2008

IL SINDACO DI ARONA SCRIVE AL CIRCOLO


Il Sindaco Antonio Catapano ha inviato al Circolo un suo messaggio di solidarietà per l'iniziativa sulle morti bianche:
"In uno con il Prof. Mario Pagliano (Vicesindaco) e con gli Assessori tutti, nonché con il Signor Michele Gambino (Preside del Consiglio), ritenendo di cogliere i sentimenti dell’intero Consiglio Comunale e dei Cittadini aronesi, plaudo alla lodevole iniziativa che il Partito Democratico del Circolo aronese ha avuto, commemorando la strage della Thyssen Krupp e i deceduti sul lavoro nel 2008.
Lo scenario allestito, suggestivo e drammatico allo stesso tempo, ha efficacemente interpretato e trasmesso il dramma che quotidianamente falcidia “ l’esercito dei lavoratori italiani “ (cfr. Valter Veltroni).
Mi complimento anche con chi ha partorito l’idea scenica e con quanti hanno contribuito a realizzarla, con pochi e semplici mezzi.
Con l’auspicio che il P.D. riesca a dar forza, in Parlamento, a quanto già messo in essere dal Presidente Romano Prodi e dal Ministro “ombra” Cesare Damiano, sicché il 6 dicembre diventi non solo “commemorazione di rito”, bensì impegno di lotta quotidiana per migliorare le condizioni di lavoro e di vita dei lavoratori, porgo distinti e cordiali saluti, in uno con il Vicesindaco Pagliano, con il Presidente Gambino e con gli Assessori.
Il sindaco Antonio Catapano "

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sabato 6 dicembre 2008

venerdì 5 dicembre 2008

IL PRESIDENTE NAPOLITANO PLAUDE ALL'INIZIATIVA DI ARONA


Con una cortese lettera il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, esprime il suo apprezzamento per l'iniziativa di commemorare ad Arona, il prossimo 6 dicembre il primo anniversario del tragico incidente occorso alla Thyssen-Krupp di Torino e più in generale "la necessità dell'impegno di tutti al fine di combattere la piaga degli incidenti sul lavoro"
Grazie Presidente per la sua continua attenzione ai problemi della nostra società e per la sensibilità che costantemente riserva al mondo del lavoro.
Alla Manifestazione di domani saranno presenti la Coordinatrice Provinciale Paola Turchelli, l'Onorevole Elisabetta Rampi e la Senatrice Franca Biondelli per testimoniare l'impegno delle istituzioni e del PD a delle Istituzioni a farsi carico di affrontare e cercare soluzioni per questo dramma quotidiano.

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mercoledì 3 dicembre 2008

SABATO 6 DICEMBRE APPUNTAMENTO PER NON DIMENTICARE


Dalla fine della seconda guerra mondiale, più di centomila uomini, donne e ragazzi, sono morti sul lavoro nel nostro Paese: un numero impressionante che supera di gran lunga, le perdite americane nella guerra nel Vietnam. Si è calcolato che, in un’ora di lavoro, avvengono circa 360 incidenti. Sono i cosiddetti “omicidi bianchi”, che non sempre possono essere imputati alla fatalità, ma sono riconducibili a cause ben precise: la carenza o l’inosservanza di norme, che vincolano le imprese pubbliche e private, a prevenire la possibilità d’incidente per i loro dipendenti.
Nelle aree economiche più ricche del nostro Paese, nel Settentrione in particolare, vi è ancora un’alta incidenza d’infortuni e di morti sul lavoro:basti pensare che nella sola Lombardia, in un anno, sono stati calcolati più di 135mila incidenti sul lavoro (oltre 45mila nel capoluogo), in maggioranza avvenuti nei settori edili e cantieristici. Discendendo lo stivale, la situazione cambia di poco, sia per il numero di lavoratori infortunati, sia per i settori più a rischio, sia, ancora per le cause e le responsabilità.
Solo gli incidenti di lavoro che, come quelli della Thyssen-Krupp che si sono trasformati in tragedia, restano scolpiti nella memoria collettiva, ma ogni giorno muore almeno un uomo impegnato nell’esercizio delle sue mansioni. In genere, nel Settentrione,si muore per lavoro soprattutto a seguito d’incidente su automezzo, nei settori dell’industria e dell’edilizia; mentre, nel Meridione, oltre che nell’edilizia, si muore soprattutto nell’agricoltura, generalmente per incidenti con una motrice o un trattore.
Adesso si comprende meglio il contenuto drammatico dell’espressione “omicidi bianchi”: si tratta, è bene ripetersi,di persone uccise, nei luoghi di lavoro, dagli incidenti, dalle malattie professionali, da una sicurezza che non esiste o, se c’è, resta comunque insufficiente.
Sono uomini, donne e molte volte anche ragazzi.
Numerosi sono anche i casi di lavoratori che, a seguito d’incidenti, si sono ritrovati menomati o con ridotte capacità lavorative: privi di un occhio, con i timpani rotti dal rumore incessante delle macchine, avvelenati per l’inalazione di prodotti tossici usati durante la lavorazione, con le mani tagliate dagli arnesi utilizzati, con artrosi dovute agli sforzi sostenuti, con ustioni provocate dal contratto con varie fonti di calore, paralizzati agli arti. Allora si comprende come, ogni volta che i “mass-media” riportano la notizia di una fuga di gas o di qualcosa che è avvenuto durante la costruzione di un palazzo, di un ponte, di una strada, naturalmente si pensi ad un altro drammatico infortunio o morte sul lavoro. Si capisce così l’esigenza di rendere quanto prima esecutive, nel nostro Paese, le norme previste dall’Unione Europea in materia di sicurezza del lavoro: ogni ora, ogni giorno che passa può essere fatale per la vita di un lavoratore.

Fonte: Orizzonte Europa

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